Organik Market - Artigianato
Molti di noi si ricorderanno vagamente quei mercatini dell’artigianato visitati in occasione di un viaggio turistico in Africa. Da Atene a Marrakesh passando per Lagos o Douala, dove le piazze di mercato affollate svelano delle vere e proprie istallazioni viventi a cielo aperto, pullula la vita e i mercanti molto spesso si conoscono tra di loro e i prezzi delle merci variano a seconda del dinamismo o della simpatia dell’acquirente. Tra una tazza di tè e un sorriso scambiato con la commessa sul banco di fronte, il viaggiatore sta aspettando di farsi confezionare una cesta di frutta o riparare i sandali di pelle dal simpatico calzolaio di turno, mentre si contratta per una statua Igbo di fianco, il che rappresenta tutt’ altro riguardo alla meccanizzazione robotizzata di simil pratiche nei supermercati che ci stanno portando poco a poco verso la scomparsa del calore umano nelle nostre metropoli.
Questa istallazione artistica è stata pensata come un progetto di scultura sociale al fine di partecipare all’ inclusione sociale sul territorio bolognese delle comunità afrodiscendente, abbiamo voluto mettere in evidenza il contributo socio-culturale degli artigiani africani che operano nella piazza del mercato della Montagnola bolognese. Esso consisteva in un “détournement” dal solito contesto per gli spazi della Scuderia, Futur Food Living Lab in cambio di 8 ore delle loro domeniche del mese di febbraio, in occasione della prima edizione bolognese del Black History Month.
In primo luogo lo scopo di tale iniziativa era indurre il processo di presa di coscienza da parte delle/dei cittadine/i bolognesi sul fatto che l’inclusione sociale è una vicenda che non potrebbe essere risolta in modo unilaterale ma grazie al contributo di tutte le parti in causa.
In secondo luogo dare un volto ai conduttori di tali esercizi commerciali, era fondamentale perché nelle società odierne siamo talmente assorbiti dalle nostre vicende personali che si ha la tendenza a prestare poca attenzione a quello che ci circonda e costituisce il nostro quotidiano, il che ha conferito a questa operazione di “détournement” necessaria, grazie alla quale abbiamo sottratto dal tumulto del traffico delle bancarelle dei giardini della Montagnola i protagonisti per costituirne una istallazione vivente che poteva interagire con un contesto a loro estraneo provocando cosi una occasione di condivisione di scambio e di dialogo interculturale del tutto insolita.
Per l’ideatore del progetto “Organik Market” rappresenta la prefigurazione del sogno dell’avvenimento di una società organica futura che dipende dal connubio fra, le nostre volontà e i nostri impegni costanti per la sua concretizzazione di una coscienza universale collettiva.
Introduzione di Patrick Joel Tatcheda Yonkeu
Giorno Uno
Giorno Due
Giorno Tre - i protagonisti
All photos © Lorenzo Piano